Venerdì 15 gennaio il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani consegnerà agli Anders il Premio Fondo Sociale Europeo, sarà l’occasione di un talk su “Libertà di espressione e creatività giovanile” con lo stesso Giani, Irene Grandi e l’attrice Gaia Nanni, condotto da Raffaele Palumbo e Giustina Terenzi di Controradio.
E’ all’insegna della “Libertà di espressione e creatività giovanile” il premio Fse/Giovanisì del Rock Contest 2020 che il presidente della Regione Eugenio Giani consegnerà alla band vincitrice giovedì 14 gennaio, alle 15.30, al Cinema La Compagnia, in via Cavour 50/R a Firenze. All’evento, che potrà essere seguito unicamente dalla stampa, oltre agli Anders, il gruppo vincitore, parteciperanno la cantante Irene Grandi e l’attrice Gaia Nanni. A presentare saranno Raffaele Palumbo e Giustina Terenzi di Controradio.
L’evento, che potrà essere seguito unicamente dalla stampa, si aprirà con un talk, moderato dal giornalista di Controradio Raffaele Palumbo, che, prendendo le mosse dal testo della canzone gli Anders che ha vito il premio FSE/Giovanisì nell’edizione del Rock Contest 2020, farà dialogare il Presidente Eugenio Giani con la cantante Irene Grandi e l’attrice fiorentina Gaia Nanni sui temi della libertà di espressione, sulla creatività e sul protagonismo giovanile.
Il tutto sarà registrato e mandato in onda in video venerdì 15 gennaio alle 13:30 in contemporanea sul canale Twitch del Presidente Giani, sulle pagine Facebook di Rock Contest, Giovanisì, di Controradio e di Rockit, ed anche sul canale Youtube di Regione Toscana.
La band, al termine della premiazione, suonerà due canzoni tra cui quella per cui hanno vinto il premio “Joshua. Mi sento più al sicuro qui”, dedicata a Joshua Wong. A seguire il punto con la stampa.
Il Rock Contest 2020 si è svolto in una speciale edizione online, la “Computer Age Edition“, ottenendo uno straordinario successo con più di 500.000 visualizzazioni.
Il Premio FSE/Giovanisì all’interno di Rock Contest – Computer Age Edition 2020, è stato assegnato al gruppo fiorentino Anders per il testo “Joshua – Mi sento più al sicuro qui” dedicato a Joshua Wong , leader della rivoluzione degli ombrelli di Hong Kong.
Wong ha 18 anni e la sua camera, lo schermo del suo computer non possono contenere la solitudine che lo pervade e la ricerca di valori forti per incanalare il proprio impegno e dare un significato non effimero al proprio stare nel mondo. Ad essi si oppongono le millle luci dei grattacieli di Hong Kong e la folla, reale, tangibile della piazza Civic Square, come a dire che solo l’atto collettivo, la concretezza del fare e dell’impegno sono portatori di creatività e di cambiamento.
Ben al di là del riferimento esplicito a Joshua Wong, il testo è un esplicito invito al protagonismo giovanile, quasi l’appello rivolto ad una generazione affinchè ritrovi la parola, la volontà di partecipare, di incidere nella società, di lasciare una propria traccia nel mondo.
Promosso da Regione Toscana (Giovanisì e Fondo Sociale Europeo) e Controradio il premio – per un ammontare di 3000 euro – finanzia un progetto artistico legato all’evoluzione musicale e professionale dell’artista o della band che hanno realizzato il brano vincitore, rispondendo così anche ad un bisogno di visibilità, di crescita professionale e di opportunità per i giovani musicisti emergenti che – nella nostra regione – rappresentano una grande risorsa di cultura musicale, di socialità e di potenzialità artistiche.
Il testo del brano:
Joshua. Mi sento più al sicuro qui
“Joshua ha diciotto anni e si è svegliato nel mondo globale è sceso nelle strade è fine settembre e la piazza è piena e vitale Joshua dice: mi sento più al sicuro qui in mezzo alla follache in camera davanti a uno schermo non dimenticherà mai le luci dei grattacieli di Hong Kong perché ci deve essere ancora un modo anno 2020 di opporre resistenza perché ci dev’essere ancora un modo per dare un senso a questo breve passaggio il sistema è perfetto e non ci sono vie d’uscita impedire a tutti di varcare l’ingresso quanto ci può cambiare, parlare di questo Joshua ha diciotto anni e si è svegliato dal suo mondo irreale è sceso con i suoi compagni di scuola in Civic Square è fine settembre e la piazza è piena e vitale Joshua dice: mi sento più al sicuro qui in mezzo ai lacrimogeni di quando sono a casa in camera da solo non dimenticherò mai le luci viste dall’alto dei grattacieli di Hong Kong perché tu sei ancora qui e trovi un modo per non smettere di immaginare per dare un senso a questo breve momento il sistema è perfetto e non ci sono vie di uscita impedire a tutti di varcare e l’ingresso quanto ci può cambiare, lottare per questo.”