Motta in concerto, e poi, in gara, Handlogic, Handshake, Light Whales, Manitoba, Plateaux e Ros. A giudicarli Alberto Ferrari dei Verdena, Colapesce, IOSONOUNCANE, Giulio ‘Ragno’ Favero del Il Teatro degli Orrori, Max Collini e tantissimi altri. A Giorgio Mannucci già assegnato il Premio Ernesto De Pascale.
Sarà Motta l’ospite speciale della finale del 28° Rock Contest, il concorso nazionale di musica per artisti e gruppi emergenti organizzato dall’emittente radiofonica Controradio in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana, e con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, che si svolgerà sabato 10 dicembre alle 21.00 presso l’auditorium Flog di Firenze (via Michele Mercati 24/b). Fresco vincitore del Premio Tenco per la miglior opera prima, fra i selezionati del concorso “Toscana 100 band” di Regione Toscana, il cantante livornese e il suo pop d’autore saranno sul palco insieme alle sei band uscite dalle 5 eliminatorie e dalle 2 semifinali che si contenderanno la vittoria di questa edizione. Dopo la premiazione, chiusura con rockoteca (ingresso 8€ fino alle ore 22.30, poi 10 €, gratuito soci Controradio Club).
Riflettori puntati su Handlogic, trio fiorentino dal sound elettronico e minimale; Handshake, altra formazione da Firenze, ispirata alla storia del rock psichedelico; Light Whales, quattro musicisti trentini che uniscono elettronica, pop e folk in un mix originale; Manitoba, electro, garage e dream-pop per un progetto fiorentino tra cultura italiana e la tradizione rock britannica; Plateaux: un’immersione nel folk rock cosmico americano di fine anni ’60, da Milano; e Ros, progetto dalle influenze alternative rock nato in provincia di Siena. Ad eleggere il vincitore, una giuria composta da nomi illustri del giornalismo musicale italiano e da affermati musicisti. Tra questi ultimi: Alberto Ferrari dei Verdena, Colapesce, IOSONOUNCANE, Giulio ‘Ragno’ Favero del Il Teatro degli Orrori e Max Collini.
In palio un primo premio di 3.000 euro da investire in un progetto artistico: dalla produzione di un cd alla registrazione di un videoclip, dall’organizzazione di una tournée alla promozione con un ufficio stampa. Il secondo classificato avrà a disposizione 5 giornate in un prestigioso studio di registrazione (Sam Recording Studio), per il terzo un voucher di 1000 euro da investire in strumenti e attrezzature musicali (presso Brahms Strumenti Musicali). I 6 gruppi selezionati per la finale e i 6 semifinalisti parteciperanno inoltre al CD “Rock Contest 2016”. Grazie al contributo di Audioglobe, una delle distribuzioni leader del settore indipendente italiano con oltre 200 etichette, sarà effettuata anche la distribuzione digitale dei brani della compilation (e/o di altri prodotti in accordo con gli autori).
Completa il parterre dei riconoscimenti il Premio Ernesto de Pascale per la miglior canzone con testo in italiano scelta tra quelle presentate dai 30 gruppi partecipanti. Dedicato alla memoria del giornalista musicale e storico presidente di giuria del Rock Contest, il premio quest’anno è stato assegnato a “Clinomania” di Giorgio Mannucci. Polistrumentista, compositore e cantante livornese, già con The Walrus e Mandrake, membro dell’ensemble Sinfonico Honolulu, Mannucci ha da poco intrapreso una carriera solista, cantando in italiano, con uno sguardo alla tradizione con sensibilità rinnovata. La clinomania del titolo è un comportamento patologico che porta all’insopprimibile desiderio di rimanere tutto il giorno a letto e quello che ne prende il titolo, risulta essere un brano molto intimo, “costruito dinanzi a un computer, ma al lume di candela”.
“Ancora una volta due differenti approcci alla musica si scontrano sul palco della finale del Rock Contest – spiega il direttore artistico Giuseppe Barone – da una parte i trentini Light Whales, i fiorentini Handlogic e The Manitoba che alla tradizionale base strumentale sostituiscono o aggiungono un massiccio uso di computer ed elettronica, dall’altra la riscoperta di un approccio più classico e immediato come nel caso dei lombardi Plateaux e dei toscani Handshake e Ros. Pur in queste due tendenze la proposta della finale resta estremamente eterogenea e variegata, dalla nuova musica in italiano che guarda alle tendenze internazionali come nel caso di The Manitoba, all’approccio “colto” di Handlogic, dalla sperimentazione digitale e visionaria dei Light Whales al rock crudo e sensuale dei Ros, fino al particolare folk rock “cosmico” dei Plateaux o alla potente forza psichedelica dei giovanissimi Handshake.”
Intanto gli Amarcord, gruppo vincitore del Premio De Pascale nel 2015 sono proprio in questi giorni presso gli studi personali di Luciano Ligabue a Correggio per registrare il nuovo album!